La stretta europea mette a rischio 450 imprese

L’osservatorio della componentistica italiana ( ANFIA e Camera di Commercio Torino) rileva che il 60% dei componentisti italiani è già coinvolto in progetti di sviluppo di nuovi powertrain. Si devono però conquistare competenze e volumi di mercato ed evitare “di perdere competitività nei confronti delle vetture prodotte in Cina, con costi inferiori del 30% a quelle euroepee”, osserva Marco Bonometti, presidente di OMR, che aggiunge:” costo dell’energia e carenza delle materie prime pesano sulla capacità delle nostre imprese”. Gli fa eco Paolo Scudieri presidente dell’ANFIA:” E’ vitale per la tenuta sociale ed industriale che l’Europa sostenga anche tecnologie basate su carburanti alternativi ed idrogeno”. L’intervento di Luca De Meo, presidente di ACEA e CEO di Renault, ha riaperto il confronto con Bruxelles, dopo l’allarme del commissario europeo Thierry Breton sui costi sociali della transizione in atto. Segnaliamo a tal proposito l’articolo di F. Greco apparso su “Il Sole 24 Ore” del 2 febbraio u.s.

Scarica l’articolo apparso su “Il Sole 24 Ore”.

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