OSSERVATORIO

È disponibile la terza edizione dell’ “Osservatorio sulla mobilità” che riporta le informazioni aggiornate sullo stato di sviluppo dell’industria lombarda della mobilità e dei Centri di ricerca/Università ad essa collegati. I risultati sono stati presentati nel corso dell’assemblea del Cluster del 28 giugno u.s. a Milano. Sono trattati i risultati economici e di ricerca ed innovazione dei settori della industria dei veicoli su gomma, dei veicoli ferroviari, della nautica e della logistica. Vengono anche raccolte indicazioni sulle performance dei Centri di Ricerca e della Università.

Di seguito una breve panoramica sulle aree oggetto di rilevazione, tratta dall’ultima edizione (2018)

AUTOMOTIVE

Il settore “automotive” nel mondo, continua ad essere in espansione, malgrado lo stato di crisi che negli ultimi anni ha colpito l’economia soprattutto occidentale. I Paesi occidentali sono tornati ai livelli di produzione pre-crisi, con l’eccezione del Giappone, comunque in crescita, mentre quelli emergenti salgono in modo considerevole. Ciò crea crescenti opportunità per quelle aziende della componentistica che sanno offrire eccellenza tecnologica, rapidità di risposta, capacità di lavoro in codesign con le aziende terminali. Sempre più, infatti, le opportunità di business si giocano nei momenti di impostazione del progetto del veicolo, quando i partner dell’azienda terminale devono dimostrare capacità di proposizione e di sviluppo autonomi, nel rispetto degli standard assegnati. E’ un modello di business ormai interiorizzato per le aziende italiane ed in particolare per quelle lombarde che, avvalendosi delle competenze acquisite nel tempo grazie al lavoro svolto con il costruttore nazionale e con i costruttori europei, da tempo hanno affrontato le sfide poste dal mercato globale. Inoltre, la crescita dei volumi di veicoli anche in Italia, a partire dal 2014, contribuisce a migliorare il livello di benessere delle aziende della componentistica.

FERROVIARIO

Il settore “ferroviario” è essenzialmente composto dai sotto-settori: Materiale Rotabile, Segnalamento & Telecomunicazioni ed Elettrificazione e si muove in un quadro in cui a livello mondiale si è registrata una crescita nel triennio 2013-2015 del 3% annuo rispetto al triennio precedente sulla spinta dei paesi emergenti, e le previsioni registrano un trend ancora positivo nei prossimi anni con un tasso di crescita stimato del 2.6% annuo.
A livello europeo, questo settore è fondamentale nella strategia dell’Unione Europea volta a migliorare le prestazioni ambientali nel settore dei trasporti: in questo senso l’Unione Europea ha predisposto una serie di fondi per cofinanziare o supportare progetti riguardanti le infrastrutture ferroviarie e ha lanciato il progetto Shift2Rail che costituisce una iniziativa mirata a incoraggiare la ricerca e lo sviluppo in campo ferroviario con un finanziamento di 450 mln di euro che si aggiungono ai 470 mln di euro delle maggiori industrie private del settore.

NAUTICA

Nel settore della “nautica” da diporto, secondo i dati elaborati da Fondazione Symbola, Fondazione Edison, Assilea e Ucina, l’Italia svetta nelle classifiche mondiali ed è in un momento di crescita in doppia cifra dopo il periodo di crisi dal 2008 al 2015, anche se, rispetto al 2008, il volume di attività è tuttora ampiamente inferiore.
Oltre il 15% del fatturato mondiale è generato da aziende Made in Italy. E’ un risultato che ci vede primi con il 50% della produzione mondiale di yacht con lunghezza superiore ai 24 metri e secondi al mondo, dietro gli Stati Uniti, e primi in Europa, per la produzione di yacht da diporto di lunghezza inferiore. L’Italia è prima al mondo con un avanzo commerciale generato dall’intero comparto pari a 1,7 miliardi di dollari. Seguono a distanza la Germania (1 miliardo) e i Paesi Bassi (0,9 miliardi).
Con oltre 3,44 miliardi di euro nel 2016, l’Italia rappresenta il 10% del mercato mondiale delle nuove imbarcazioni da diporto, nel 2014 è stato il secondo paese produttore al mondo, dopo gli Stati Uniti (43%) e prima di Regno Unito (6,9%), Olanda (6,5%), Germania (6,4%), Francia (5,7%) e Cina (4,1%); nel mercato delle imbarcazioni sopra i 24 metri, dopo alcuni anni di contrazione, l’Italia è leader (49% degli ordini mondiali) davanti a Olanda e Turchia. Gli addetti impiegati nel settore nautico in Italia sono oltre 18000, e il contributo al PIL nazionale è pari al 1,92‰.
Nel settore “nautica” la Lombardia è al primo posto per numero di aziende e seconda per numero di addetti; rappresenta la “spina dorsale” del sistema produttivo, raggruppando le aziende dell’intera filiera e dei suoi principali comparti.

INTERMODALITÀ

La logistica e il trasporto delle merci sono trattati nel documento insieme al fondamentale tema delle infrastrutture e relativi scenari, che riguardano la Lombardia all’interno di un quadro internazionale e di area vasta (regione alpina).
Le infrastrutture stradali, ferroviarie e di nodo (porti, aeroporti e centri intermodali) sono infatti il sistema portante della mobilità delle merci e la chiave di accesso delle imprese nel mercato globale. La posizione della Lombardia, al centro di fondamentali corridoi europei (nord-sud “Reno-Alpi” e est-ovest “Mediterraneo”, insieme a quello Scandinavia – Mediterraneo attraverso il Brennero) e il suo ruolo economico e produttivo, leader in Italia e fra i principali “motori” di sviluppo a livello europeo, richiedono iniziative coerenti e investimenti sul fronte dei porti (soprattutto della Liguria), aeroporti (Malpensa e sistema aeroportuale lombardo), del trasporto ferroviario intermodale (verso la Svizzera), dei traffici sulle lunghe distanze (transalpini, anche verso l’Europa orientale) e a livello locale (ambito distributivo e di accessibilità): in quest’area, negli ultimi anni sono stati effettuati grandi investimenti a livello regionale (superiori ai 10 mld di euro) e altrettanti sono previsti nel prossimo decennio.

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